È giunta l’ora che il sindaco di Roma Ignazio Marino, con grande gaudio dei romani e della politica italiana, torni alla sua attività di chirurgo! Gli auguriamo le migliori fortune professionali, in un campo in cui potrà dare migliori prove del suo operato, almeno lo speriamo.
Negli incontri di pugilato è prevista la sconfitta per manifesta inferiorità dell’avversario. Nel match che Ignazio Marino ha voluto intraprendere con la città di Roma e i suoi cittadini la sua inferiorità è ormai più che manifesta.
La città di Roma è al collasso e i bilanci ormai da anni vengono risanati con l’intervento dei vari governi.
Le intollerabili bugie che ritualmente il sindaco di Roma ci propina attraverso i network e i giornali vanno di pari passo con le fanfaronate del Presidente del Consiglio sui progressi dell’Italia in campo economico e sull’accresciuto prestigio internazionale che vede solo lui. Vuole infatti farci credere di snobbare i vertici europei Merkel-Hollande, ai quali il nostro Commissario UE, con delega alla politica estera, Mogherini, si fa ben notare per la sua solidale assenza.
Roma è diventata una città lurida, con un traffico più che caotico, con servizi meno che nulli, con un degrado morale da ultimi in classifica mondiale, e però è la Capitale.
Per la sopravvivenza del popolo di Roma Marino deve andare via al più presto possibile!
L’iniziativa intrapresa dall’amico Diego Miraglia per sensibilizzare iscritti e simpatizzanti è lodevole ma ahinoi insufficiente.
Il PRI dovrebbe alimentare un’organizzazione, anche facendo ricorso a contributi repubblicani di altre regioni, per una raccolta firme con richiesta immediata di dimissioni.
Ciò determinerebbe, a nostro avviso, uno tsunami inarrestabile: i cittadini non ne possono più.
Se questa idea dovesse prendere corpo, bisognerebbe coinvolgere anche altre forze politiche, associazioni, centri culturali.
Diffondiamo in città la nostra proposta e la visibilità per un’iniziativa del genere sarà certa.

Roma, 8 giugno 2015